Negli ultimi tempi, c’è stata un’esplosione di mode e tendenze che esaltano il consumo di cibi ricchi di proteine : le Linee guida della Società italiana di nutrizione umana dicono che chi conduce una vita sedentaria deve assumere 0,8-1 grammo di proteine per chilo di peso corporeo al giorno, mentre chi pratica attività fisica moderata deve fare la stessa operazione per 1,5 grammi. L’apporto proteico ottimale è di 20-30 grammi di proteine a pasto (colazione pranzo e cena). Gli alimenti arricchiti di proteine hanno riguardato moltissimi prodotti: pasta, creme spalmabili, biscotti, yogurt…Un piatto di pasta ricco di proteine, spesso a base di farine di legumi, come ceci, piselli, lenticchie rosse, può apportarne fino a 25 grammi (quella tradizionale meno della metà) una porzione di pancake preparati con un composto iperproteico circa 20 grammi, mentre sono 15 quelli contenuti in un vasetto di yogurt arricchito. Il consiglio è quello di non eccedere nel consumo di questi prodotti, dal momento che una dieta sana, senza particolari restrizioni, sarebbe già più che sufficiente per garantire all’organismo la giusta dose proteica. Al contrario, il rischio potrebbe essere quello di assumere troppo proteine, in quantità superiori al nostro fabbisogno.
Allora a chi possono essere utili questi prodotti ?
Gli atleti sono sicuramente i maggiori sostenitori dei prodotti iperproteici, soprattutto per chi pratica sport di potenza. Ma la necessità di aumentare l’apporto proteico, oltre specifiche categorie sportive, riguarda l’accrescimento e l’invecchiamento, in gravidanza e allattamento o in presenza di alcune condizioni patologiche, che vanno comunque sempre valutate in ambiente medico specialistico. Anche perché non dimentichiamo che l’eccessivo apporto proteico è controindicato in pazienti con alterata funzionalità renale o epatica. Non si può trascurare che gran parte di questi regimi portino inevitabilmente alla riduzione dell’apporto di altri nutrienti, in primis dei carboidrati, con probabile esclusione di interi gruppi di alimenti che contengono anche fibre, vitamine e minerali. Inoltre il consumo elevato di alimenti proteici di origine animale comporta una maggiore assunzione di grassi saturi, con possibili effetti negativi sulla salute, come un aumentato rischio di patologie cardiovascolari.